Ecobonus per bonifiche amianto, detrazione fiscale fino al 50%

Stefano Di Pietro • 21 giugno 2024

La rimozione dell’amianto rientra tra le detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico e idrico degli edifici. A confermare la proroga per l’anno 2020 è la Legge di Bilancio. L’obiettivo della manovra è quello di allargare la platea dei beneficiari, ampliando il campo degli interventi. In questo articolo vedremo dunque i dettagli dell’ecobonus per bonifica amianto, con la detrazione fiscale fino al 65%.Bonus amianto 2020: dettagli

Il bonus amianto è previsto dal decreto del “Ministero dell’ambiente”, ed è stato pubblicato il 17/10/2016 sulla Gazzetta Ufficiale. Tale bonus permette a chi detiene un reddito d’impresa, di accedere ad un credito d’imposta del 50% per lo smaltimento eternit, su quelli che sono i costi sostenuti per i lavori di bonifica, quindi sullo smaltimento dell’eternit su beni e strutture statali. L’agevolazione per la bonifica eternit è ripartita in 3 quote annuali. Per accedere all’incentivo, l’importo dei lavori dovrà essere superiore ai 20.000 euro e inferiore ai 400.000 euro.

Le spese ammesse per ottenere il credito d’imposta al 50% sono le seguenti:

• Spese rimozione amianto/eternit.
• Spese smaltimento amianto/eternit.

Il bonus viene riconosciuto per la rimozione e successivo smaltimento amianto di:

• Coperture in eternit.
• Lastre piane o ondulate in amianto.
• Tubi, contenitori e canalizzazioni per trasporto e stoccaggio di fluidi in amianto.
• Sistemi di coibentazione in amianto.
• Manufatti e coperture di strutture sportive in amianto.

Dobbiamo precisare inoltre che, seppur con qualche limitazione, rientrano tra le spese previste anche quelle di consulenze professionale specifica per lo smaltimento dell’amianto. Tali perizie infatti, godono di uno sconto fino al 10%, fermo restando che l’importo massimo detraibile è di 10.000 euro.

Ecobonus: fino al 65% di detrazioni, chi può accedervi?

Le spese che non vengono incluse nel bonus amianto, sono i costi sostenuti per interventi successivi alla bonifica, ad esempio il rifacimento di quelle che sono le coperture. A loro volta però, tali costi possono rientrare in ulteriori detrazioni fiscali 2019. Parliamo della detrazione Ecobonus 65%, ottenibile nel momento in cui si procede con l’isolamente della copertura su cui precedentemente è stato rimosso l’amianto.

In base al Decreto Ministeriale del 15 Giugno 2016, gli incentivi eternit per la rimozione di amianto ed eternit e il relativo smaltimento, spetta a qualsiasi impresa, a prescindere dalla natura giuridica o dal regime contabile. Per accedere al bonus, i lavori su citati devono essere stati effettuati durante il corso degli anni 2017/2018/2019, e la relativa domanda deve essere presentata al “Ministero dell’Ambiente”. A sua volta questo comunicherà entro 90 giorni quello che è l’importo spettante.

Bonus amianto: la documentazione necessaria

Al Ministero dell’Ambiente andrà fornita la seguente documentazione:

• Ammontare dei lavori.
• Dettaglio delle singole spese e del relativo credito d’imposta richiesto.
• Autocertificazione che dichiara di non aver già goduto di altre agevolazioni per le stesse spese.
• Piano di lavoro di ogni bonifica d’amianto, da presentarsi all’Ausl competente.
• Dichiarazione di fine lavori all’Ausl.
• Documentazione inerente l’avvenuto smaltimento in una delle discariche autorizzate.
• Fatture, bonifici, quietanze ed altri documenti che attestino le spese sostenute.

Al 65% sono detraibili tutte quelle spese che riguardano la coibentazione dell’involucro opaco. Questi possono includere la ristrutturazione del tetto successiva alla bonifica dell’amianto attraverso materiali isolanti e pannelli coibentanti, perché come detto rientrano nel bonus previsto per l’efficientamento energetico.

Autore: Stefano Di Pietro 21 giugno 2024
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