La situazione dell’amianto in Sicilia rappresenta, ancora nel 2019, una vera emergenza. I dati della sua incidenza sull’inquinamento ambientale e sulla salute delle persone, soprattutto quelle che vivono in zone limitrofe ai poli industriali, sono davvero gravi. Negli scorsi anni, è entrata in vigore la legge che obbliga a rimuovere l’amianto da edifici e manufatti, pena severe sanzioni.

Ma come è possibile sapere se nella nostra proprietà c’è amianto o eternit? E come bisogna comportarsi in caso positivo?
Eliminare questa fibra minerale non è un’operazione semplice, per farlo serve necessariamente l’intervento di professionisti abilitati alla sua demolizione e allo smaltimento.

Amianto in Sicilia: come individuarlo

Se avete il dubbio che nelle vostre proprietà sia presente l’amianto è necessario fare degli accertamenti. Un primo fattore che può escluderne la presenza consiste nella data di realizzazione dell’opera edilizia o del manufatto. A partire dai primi anni Novanta infatti, una legge europea ne ha vietato la produzione, la vendita e l’utilizzo. Pertanto, se la vostra proprietà è più recente, non correte alcun rischio. In tutti i casi, l’amianto risulta tendenzialmente visibile ad occhio nudo, ma se così non fosse, un campionamento del materiale, volto ad analizzarlo, potrà togliervi tutti i dubbi.

I danni dell’amianto in Sicilia

Come abbiamo accennato in apertura, i dati degli ultimi anni, rilevati in Sicilia, fanno emergere una situazione molto critica, causata dall’ancora diffusa presenza di amianto sul territorio, in particolare nelle zone industriali abitate. Ma, che danni può causare questo minerale alla salute?
L’amianto è cancerogeno. I tumori causati da questo materiale si formano per inalazione delle sue fibre, che si depositano nelle basse vie respiratorie. È bene sapere che l’amianto deteriorato è decisamente più pericoloso rispetto allo stesso che si trovi in buone condizioni.

Come agire in presenza di amianto?

Innanzitutto, se si è al cospetto di amianto danneggiato è necessario dichiararlo, anche se i danni sono minimi. Viceversa, se la fibra minerale è perfettamente conservata, si può procedere con l’incapsulamento, prevedendo monitoraggi periodici per verificarne lo stato.
Fatta una prima verifica, è necessario contattare tecnici abilitati alla rimozione, allo smaltimento e alla bonifica dell’amianto.
In Sicilia, ci sono numerose aziende iscritte all’Albo Gestori Ambientali che si occupano di queste problematiche e che sono in grado di garantire interventi ottimali ed efficaci alla messa in regola delle proprie proprietà, secondo quanto previsto dalla legge. I tecnici incaricati sanno certamente indicare come si deve procedere, individuando la giusta opzione tra lasciare il manufatto tale e quale, in quanto non danneggiato, prevedere un piano di controllo, se danneggiato sotto la soglia del 10%, oppure effettuare un restauro o, per ultimo, rimuoverlo del tutto.

Soluzioni all’amianto in Sicilia: le possibili bonifiche

La prima strada prevede la rimozione del manufatto che presenta amianto. Questa azione deve avvenire seguendo delle procedure predefinite per legge.

La seconda strada vede come soluzione l’incapsulamento dell’amianto. La procedura consiste nella copertura del manufatto con una vernice speciale, capace di creare uno strato resistente e impossibilitato a rilasciare fibre di amianto.

La terza alternativa consiste nel confinamento, ovvero la creazione di una barriera vera e propria, con la funzione di circondare il manufatto stesso.

Nelle ultime due alternative è necessario prevedere un piano di controllo e manutenzione periodico, la cui redazione è necessariamente a carico di un professionista specializzato in bonifica dell’amianto.

Prima di affidare questo tipo di lavoro a un professionista è bene accertarsi che egli sia impossesso della qualifica, conseguita dopo un corso e un esame specifico.

Contattaci ora per un preventivo gratuito